Nuove Sedi per Allianz 311
21/06/2024Nuovo appuntamento del ciclo di eventi sulla sicurezza informatica a Conegliano.
Ieri, 3 ottobre, si è tenuto il secondo appuntamento del ciclo itinerante di eventi dedicati alla sicurezza informatica che Allianz 311, insieme ai suoi partner MM One, Rackone e Acronis, offre alla propria clientela e non solo. Si è parlato a lungo e approfonditamente di quanto sia importante mettere al riparo la propria azienda, piccola o grande che sia, dalle minacce sempre più subdole ed efficaci che arrivano dal web.
Insieme a Gilberto Bonutti di Acronis è stato illustrato lo scenario italiano relativo agli attacchi messi in atto e quelli andati a “buon fine”. L’Italia si pone infatti al terzo posto nel mondo per numero di attacchi subiti. Una posizione che suscita una certa impressione, se ci pensiamo. Le ragioni sono molteplici come ci è stato spiegato ma una fra tutte merita attenzione: manca una reale cultura della sicurezza informatica. Purtroppo le aziende italiane faticano a comprendere la necessità di investire in sicurezza intesa sia come infrastrutture tecnologiche, sia come formazione del proprio personale affinché sia in grado di tutelare se stesso e la società per cui lavora da minacce travestite da routine lavorativa.
Con Luis Casagrande di Rackone si è poi parlato di quanto sia fondamentale dotarsi di una strategia di difesa, ossia un piano da mettere in atto dotandosi della strumentazione necessaria ad individuare, e se possibile neutralizzare, eventuali attacchi informatici, ma non solo. Emergono prepotentemente, data la continua evoluzione di questo settore, la necessità e l’urgenza, di “manutenere” la propria capacità di risposta, ossia il continuo aggiornamento e monitoraggio. L’essere resiliente diviene una condizione necessaria e nella resilienza rientra la capacità di reagire secondo un piano preparato in anticipo, affinché il fermo-attività, che spesso va dalle due settimane fino anche ai tre mesi in caso di attacco, non porti a conseguenze ancora più gravi. Sapere in anticipo come muoversi, conoscere i risvolti di certe situazioni e farsi trovare preparati, come in tutte le cose, anche in questo ambito paga.
L’avv. Angelina Zamuner di MM One ha, inoltre, aiutato a fare chiarezza su un tema assolutamente all’ordine del giorno: la Direttiva NIS2. Entrata in vigore per gli Stati Membri dell’UE lo scorso gennaio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e quindi recepita dal nostro Paese tre giorni fa, obbliga le aziende italiane a mettersi in regola entro il 17 ottobre prossimo. Pochissimo tempo quindi per capire di cosa si tratta, in cosa si distingue dalla direttiva precedente e chi interessa. Sostanzialmente viene allargata la platea di chi deve conformarsi alla Direttiva nel tentativo di mettere al riparo tutte quelle aree che, se colpite, possono recare danno al Paese. L’avv. Zamuner ha, inoltre, specificato, che al di là dei settori esplicitamente citati nella NIS2, sono le intere filiere a doversi interrogare sugli ambiti della Direttiva: gestione del rischio, responsabilità aziendale, obblighi di comunicazione e continuità del business.
Data la continua evoluzione ed il continuo mutare delle minacce cyber, è un sentito comune il fatto che rimanga presente una certa imponderabilità del rischio. Chi minaccia le aziende è esso stesso un’azienda, se così vogliamo definirla. È assurdo pensare che chi è in grado di lanciare un certo tipo di attacchi sia un individuo solitario davanti al suo piccolo pc come siamo soliti raffigurare gli hacker. Questo tipo di organizzazioni ha personale, infrastrutture, strategie e capitali che permettono loro di fare ciò che fanno, molto spesso riuscendo nell’intento.
Come difendersi quindi, dopo che abbiamo formato il nostro personale e abbiamo messo in atto tutta una serie di azioni di tutela? Fabrizio Salvador di Allianz 311, principale realtà Allianz del Nord-Est e d’Italia, ha spiegato come l’assicurazione sia l’utilissimo strumento che permette all’azienda di trasferire il cosiddetto rischio residuo, ossia ciò che è imponderabile data la natura metamorfica della minaccia, all’assicurazione, garantendosi in questo modo la possibilità di avere, nell’eventualità di un attacco cyber, un risarcimento che permetta di far fronte alle difficoltà, siano esse date da danni infrastrutturali, finanziari, reputazionali. Non dimentichiamo poi che la polizza assicurativa permette anche di risarcire i danni provocati a terzi dal cosiddetto data breach, ossia la violazione di sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la distruzione, la perdita, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali di clienti, fornitori, dipendenti etc.. Il dato rimane pertanto il valore più prezioso da tutelare e per rispondere a questa esigenza Allianz propone un prodotto assicurativo dedicato: la polizza Cyber Protection. Scoprine i dettagli o contatta una delle nostre sedi per maggiori informazioni.
La seconda tappa del tour itinerante di Cyber Security Events si è quindi dimostrata ancora una volta un’occasione di divulgazione e confronto su un tema di primaria importanza per le aziende. Diffondere la cultura della sicurezza cyber è fondamentale perché il nostro Paese diventi un paese resiliente, quindi più forte, e per farlo è necessario che il suo tessuto aziendale abbia maggiore consapevolezza delle sfide che già lo attendono.
Un particolare ringraziamento va ad Angelo Bellina, Regional Manager di Allianz, per aver fatto da moderatore durante l’incontro, offrendo spunti preziosi al dibattito.
Segui i convegni del ciclo Cyber Security Events su MMOne TV.
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